Forum di Metaplan
Lo spazio come struttura.
Il tempo trascorso ad un workshop dovrebbe essere tempo ben speso. Per questo motivo, bisogna coinvolgere le giuste persone. Vale a dire coloro che possono contribuire, e coloro che possono far funzionare le cose. Queste persone vengono coinvolte nella fase preparatoria. Inoltre, bisogna conoscere i contenuti in questione. In questo modo si può sviluppare la sceneggiatura, una sequenza ben ordinata nel tempo di input e domande. A questo punto molto è già stato fatto per la riuscita del workshop. E poi si fa l’errore di ospitare il workshop nella sala conferenze della propria organizzazione. I colleghi arrivano in ritardo – “avevo una riunione veloce con il mio team”. Si siedono poi al tavolo della sala conferenze, nascondendosi dietro i loro portatili. Corrono fuori, giusto per un secondo… Quando l’intenzione era invece quella di lavorare su una questione importante in modo focalizzato e concentrato, senza essere disturbati, per poter finalmente fare un passo avanti, per trattare i conflitti latenti e per sondare le possibilità d’azione.
Ma per far questo occorrono ambienti idonei che aprano gli spazi alle possibilità, alla riflessione, all’azione e al gioco. Le sale per i workshop dovrebbero invogliare i partecipanti a pensare e parlare senza distrazioni e a generare idee mentre si parla con gli altri. La luce brillante è stimolante, l’acustica è piacevolmente dolce e lo sguardo può contemplare la natura. Prima di iniziare il prossimo ciclo di riflessione, è piacevole uscire fuori a prendere una boccata d’aria fresca. Infine, se la stanza offre anche il materiale per la visualizzazione, una mobilia flessibile, e se al contempo è curato il benessere fisico, è allora che ci si accorge di quanto la struttura dello spazio possa essere facilitante e di sostegno al lavoro.
Noi di Metaplan lo sappiamo da più di 50 anni. Ecco perché abbiamo adeguato agli standard contemporanei il “Forum Metaplan”, il nostro campus di Quickborn, in collaborazione con gli architetti di WackerZeiger e il supporto artistico di Armin Chodzinski. Abbiamo dato spazio sia alle soluzioni provenienti dal passato che alle ultime tecnologie per la progettazione di workshop in forma ibrida, che coinvolgono partecipanti che non possono essere presenti di persona.
Questo spazio ti dà il benvenuto! Ti aspettiamo!